Itinerario Lerici. Perché è detta “La perla del Golfo dei Poeti”?

Itinerario Lerici. Perché è detta “La perla del Golfo dei Poeti”?

L’itinerario di oggi ci vede protagonisti in uno scenario da favola. Se anche tu ami il mare, la focaccia e i colori variopinti delle case affacciate sulla costa, non puoi perderti una visita a Lerici.

Incastonata tra le colline e il mare, è chiamata non a caso la perla del Golfo.

Il golfo è quello di La Spezia noto anche come Golfo dei Poeti. Definito in questo romantico modo perché questa una grande insenatura della costiera di Levante della Liguria rapì l’animo sensibile di molti artisti e poeti. Da qui passarono D’Annunzio, Marinetti, Soldati. Lerici fu citata da Dante, il golfo ritratto in molti dipinti del famoso paesaggista inglese Turner.

Ma chi ne fece veramente la storia furono il poeta Lord Byron e lo scrittore Percy Bysshe Shelley.

Quest’ultimo giunse in Italia con la moglie Mary Shelley, l’autrice di Frankenstein, nel 1820 e un paio di anni più tardi trovò luogo ideale per calmare il suo animo tormentato un villa, Villa Magni, situata a San Terenzo, una borgata di Lerici. Questa casa bianca con il suo caratteristico portico era affacciata direttamente sul mare e vide ospiti degli Shelley numerosi artisti. Oggi è divisa dal mare dalla strada e quel grande fascino che catturò Shelley è un po’ svanito. Un’epigrafe ricorda però che la presenza dello scrittore nelle sue stanze.

Gli Shelley vivevano circondati da personaggi stravaganti, in una sorta di comune.

Erano soliti trascorrere ore a leggere e guardare il mare da Villa Magni. Il loro ospite più significativo fu Lord Byron, che al contrario di Percy era un abile nuotatore e si cimentò così nella traversata del golfo, 8 km, da Lerici alla dirimpettaia Porto Venere, traversata oggi divenuta una gara internazionale di nuoto di fondo che ogni anno si ripete nel mese di Agosto. Nella splendida Porto Venere la grotta Arpaia è stata rinominata Grotta di Byron in suo onore e una lapide ricorda la sua impresa.

I Castelli

Un ultimo aneddoto su Lerici e San Terenzo riguarda i loro castelli. Noterai subito la loro presenza, quello elegante e maestoso di Lerici e quello più modesto e spartano di San Terenzo. Proprio in quest’ultimo si narra che Mary Shelley vi abbia ambientato il suo celebre romanzo Frankenstein. Nella realtà dei fatti la prima bozza del libro fu stesa in occasione di un gioco letterario fatto dalla scrittrice con l’amico Byron qualche anno prima a Ginevra, quando ancora Shelley non aveva vista il Castello di San Terenzo.

Consigli su come innamorarsi di Lerici

Abbiamo fatto tutta questa premessa su poeti e artisti innamorati di Lerici per farti capire quanto il luogo sia in grado di catturare l’animo. Se poi vuoi rimanere innamorato anche tu del posto ti suggeriamo il colpo di grazia: devi assolutamente mangiare la focaccia della Linetta a San Terenzo.

Accoglienza per i camperisti: la nota dolente

Noi siamo un po’ di parte, dobbiamo ammetterlo, perché è un luogo a noi caro in cui abbiamo trascorso diverse estati ancora prima di viaggiare in camper. E a proposito di camper qui arriva l’unica nota dolente di questo viaggio. L’area adibita a sosta camper non è altro che un carissimo parcheggio in località La Vallata a Lerici, privo di qualsiasi servizio e purtroppo molto molto trascurato. Noi volevamo sostare a tutti i costi a Lerici per cui ce lo siamo fatti andar bene, ma ti basti sapere che le alternative non mancano. La prima che ti suggeriamo è a La Spezia, dove c’è una comoda area di sosta molto economica in Via delle Casermette.

Cosa vedere nei dintorni

In questo nostro itinerario noi non abbiamo girato molto perché il tempo a nostra disposizione è stato troppo breve. Siccome però a te non vogliamo far perdere alcune chicche della zona ti diamo alcuni suggerimenti su cosa visitare. Già ti verrà naturale compiere la passeggiata sul lungomare da castello a castello. Nelle sere estive vengono allestite molte mostre nel Castello di San Terenzo, così che puoi visitare anche il suo interno. Non è molto grande, ma è comunque suggestivo. Se poi fai volare l’immaginazione e ci ambienti anche Frankenstein ancora di più. Il castello di Lerici invece presenta al suo interno un museo sulla preistoria che vale la pena visitare. Da Lerici poi puoi imbarcarti e raggiungere col traghetto Porto Venere, che secondo noi è da vedere ancora prima delle Cinque Terre, però se non le hai mai viste il traghetto ti porta anche qui. Se sei amante del trekking potrai fare escursioni alle Cinque Terre, il periplo dell’Isola Palmaria, il sentiero a picco sul mare che da Portovenere conduce a Riomaggiore oppure con partenza direttamente da Lerici potrai andare a Montemarcello e a Tellaro, entrambi facenti parte del circuito i borghi più belli d’Italia.
Cosa mangiare

Se invece non ami camminare e preferisci tenere le gambe sotto al tavolo, ti segnaliamo alcuni dei piatti tipici della zona, oltre allo scontato pesto e fritto misto.

Se dici Lerici dici “muscoli ripieni”.

I muscoli sono le cozze, che davanti alla diga di La Spezia vengono allevate in uno dei vivai di mitili più longevi della Liguria. Le cozze sono riempite con il ripieno delle polpette e cucinate in umido col sugo, una vera leccornia.

Oltre ai muscoli trovate anche la classica farinata fatta con la farina di ceci, e gli sgabei, una sorta di gnocco fritto da accompagnare a salumi e formaggi.

Nella zona trovate anche i testaroli e i panigacci, anche se sono tipici della vicinissima Lunigiana. Sia i testaroli che i panigacci sono ricette povere a base solo di acqua, sale e farina a formare una pastella che viene cotta a legna nelle forme di ghisa detti testi. I testaroli però vengono ulteriormente fatti bollire in acqua e poi conditi con pesto, funghi o sugo, mentre i panigacci risultano una sorta di piadina, i testaroli sono come una specie di pasta. Commercialmente hanno avuto maggiore successo i testaroli, ma secondo noi i panigacci mangiati con stracchino e salumi sono imbattibili.

Insomma ormai hai capito che, sosta camper a parte, questo luogo saprà rapirti cuore, occhi e palato.

Così ti lasciamo con una frase di Mary Shelley a concludere la descrizione di questo splendido posto:

La bellezza del luogo pareva irreale per il suo stesso eccesso: la distanza da ogni traccia di civiltà, il mare ai nostri piedi, i suoi mormorii o il suo ruggire sempre nelle nostre orecchie – tutte queste cose inducevano la mente a meditare su strani pensieri e, sollevandola dalla vita di ogni giorno, la portavano a familiarizzare con l’irreale.”

 
Lerici San Terenzo Castello
Lerici isola del Tino e Palmaria
Lerici Castello
Lerici Venere Azzurra lungomare
Lerici Venere Azzurra lungomare
San Terenzo Lerici
San Terenzo Lerici Casa di Shelley
San Terenzo Lerici
San Terenzo Lerici area cani
Lerici aperitivo
San Terenzo Lerici sera
Lerici Portovenere tramonto
Lerici Castello
Lerici parcheggio camper
Lerici San Terenzo Castello
Lerici isola del Tino e Palmaria
Lerici Castello
Lerici Venere Azzurra lungomare
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San Terenzo Lerici
San Terenzo Lerici Casa di Shelley
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Lerici San Terenzo Castello
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INFORMAZIONI:

-Prezzo parcheggio: 3,00 Euro/h dalle 8.00 alle 20.00 in bassa stagione

INDIRIZZO DELLA

NOSTRA SOSTA

Parcheggio La Vallata Lerici; coordinate GPS 44.08245, 9.91093

(descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa).

PERIODO DELLA VISITAGennaio 2019
COSA FARE E

PUNTI D’INTERESSE

Passeggiata nel borgo, visita ai due castelli, trekking fino a Tellaro e Montemarcello entrambi facenti parte del circuito i Borghi più belli d’Italia. Possibilità di raggiungere in battello Portovenere, l’Isola Palmaria e le 5 Terre.
PERCHE’ SI’Lerici è la perla del Golfo dei Poeti. Il suo fascino attirò grandi e stravaganti intellettuali da tutta Europa. Il mare degrada dolcemente facendone la meta adatta a tutti. Non manca veramente nulla chiusa tra mare e colline, Lerici è meravigliosa.

 

 

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