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Categoria: <span>Basilicata</span>
Home VIAGGI ITALIA SUD ITALIA Archivio per categoria "Basilicata"

Categoria: Basilicata

Luoghi da non perdere passando da Venosa in camper
Basilicata, ITALIA, SUD ITALIA, VIAGGI

Luoghi da non perdere passando da Venosa in camper

Da L'Arca di Noi 3

390{icon} {views}In un giorno di primavera dal tempo incerto, passiamo in camper per Venosa. Cosa possiamo vedere in una toccata…

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Scopri di più"Luoghi da non perdere passando da Venosa in camper"
Viaggio attraverso il Vulture Melfese: in camper a Melfi
Basilicata, ITALIA, SUD ITALIA, VIAGGI

Viaggio attraverso il Vulture Melfese: in camper a Melfi

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384{icon} {views}Una zona di grande fascino trovata del tutto casualmente in questa Basilicata verde e lussureggiante è il Vulture Melfese….

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Consigli pratici per visitare Matera e la Murgia Materana in camper
Basilicata, ITALIA, SUD ITALIA, VIAGGI

Consigli pratici per visitare Matera e la Murgia Materana in camper

Da L'Arca di Noi 3

548{icon} {views}Raccontare Matera non è per niente un compito facile. Forse una delle tappe più difficili finora da capire. Eppure…

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LIBRI DA LEGGERE 2021 Non sono poi molti 41 libri LIBRI DA LEGGERE 2021

Non sono poi molti 41 libri in un anno.

La lista è tutta mia perché Gabriele ha deciso che leggerà "quelli del 2020 di Marta" 🤦🏻‍♀️

Io spero di riuscire a leggere non solo tutti quelli in elenco, ma anche quelle decine di libri che mi aspettano dietro l'angolo, perché succede sempre così, coi libri, basta un niente e solo loro a decidere te. Succede anche a voi?

Cosa ne pensate? Quali sono stati i vostri libri significativi?

Fatecelo sapere, chissà mai che il libro giusto per noi sia proprio tra i vostri preferiti e non tra i nostri programmati 😅
Posti da vedere 2021 Dopo un'attenta valutazione Posti da vedere 2021

Dopo un'attenta valutazione da parte di Milka ecco pronta- e approvata- la nostra lista delle mete che vorremmo esplorare in questo 2021. 

Sono ben 51 luoghi tra cui 2 generiche, enormi ed intere regioni. Chissà quanti di questi posti riusciremo a toccare?

Noi non ci facciamo abbattere e continuiamo a immaginarci di nuovo in viaggio un domani.

Fateci sapere nei commenti se voi siete già stati in questi luoghi o se ci sono nell'elenco posti che anche a voi piacerebbe visitare.
Lasciatevi ispirare.
Il calendario della raccolta rifiuti cade a fagiol Il calendario della raccolta rifiuti cade a fagiolo come simbolo del 2020, a cui sì, darei volentieri fuoco 🔥 ma poi ci ho ripensato, lo salvo, salvo pure il 2020 e cosa faccio? Spengo la fiamma ed esprimo il desiderio 🍾 ben arrivato 2021 🍾
Va bene che il 2020 ha inflazionato il valore dell Va bene che il 2020 ha inflazionato il valore delle penne rigate, ma che la foto con più likes nel 2020 sia quella di Gabriele davanti a un piatto di pasta proprio non me l'aspettavo. Argo non c'è nemmeno nelle nostre "migliori 9", minimo farà l'offeso. Quindi morale della favola: per il 2021 più foto del camperozzo, meno foto di momenti di ingordigia 😉
31 Dicembre 2020 Ore 18.39 Al momento siamo messi 31 Dicembre 2020
Ore 18.39
Al momento siamo messi così, ma per la mezzanotte- dopo le lenticchie che in genere fanno carburare per bene- contiamo di mettere giù qualcosa.
Wip (work in progress), seguono aggiornamenti 🤓
Countdown -1 Presente Ho fatto questo collage di Countdown -1
Presente

Ho fatto questo collage di foto l'altro giorno e ho pensato subito venisse buono per l'ultimo giorno dell'anno. Le due foto che lo formano sono state scattate lo stesso giorno. Alba e tramonto dello stesso giorno, inizio e fine, neve e sole, colori freddi e colori caldi (solo i colori). Condensata in poche ore mi sono ritrovata con una metafora: tutto si trasforma, anche senza il nostro volere. Tutto scorre, sta a noi dargli un senso, che sia non solo mentale ma anche e soprattutto di marcia. 

Pensavo di avere del tempo a sufficienza per arrivare a questo ultimo giorno e capirci qualcosa della vita... o della morte. Insomma pensavo davvero di riuscire a trovarci un senso in tutto l'accaduto, in questo 2020 perché, anche se un riscatto dalla bruttura ancora non c'è, resto convinta che l'unica vittoria concessami sia fare di quest'anno ormai andato la base per crescere: assurdo, detto da me. 

Eppure qualcosa ho imparato: ho capito che bisogna andare a fondo. Bisogna scavare. Ho capito quanto sia profonda la parte di iceberg che nascondiamo sott'acqua. Ho capito anche come funzionano tanti meccanismi della nostra mente e adesso mi sembra così stupido il fatto che siano sempre stati palesi davanti ai miei occhi ed io li vedevo pure (e magari ne soffrivo) ma guai a capirne il funzionamento, il motore che in fondo li muoveva. 

Fare finta di niente non è una buona idea e non ti fa evolvere. 

Ho capito che faccia hanno il dolore, la sofferenza e la morte. Prima, un volto, non ce l'avevano, erano fantasmi e forse ora è meglio così per quanto sia un fardello quotidiano. 

Questi sono i bagagli che mi lascia in regalo il 2020. Pensavo di arrivare al 2021 con dei passi in più, insomma più concreti. Pensavo di arrivarci più ricostruita, al -1. 
Almeno sapere cosa fare di questi bagagli e dove andare. Invece mi rimane un viaggio dell'eroe privo di concretezza senza meta, senza obiettivi, senza saper fare, bèh almeno ho le valigie. 

E così già si formano i primi buoni propositi per l'anno nuovo: costruirmi e trovare dove andare, una meta che sia in linea col mio sentire il mondo. 

Buon anno, buona strada e buon viaggio dell'eroe a tutti dal trio 😉
Countdown -2 Presente Meno pensieri, più azioni. Countdown -2
Presente
Meno pensieri, più azioni. 
Meno nero su bianco, più colori.
COUNTDOWN -3 PRESENTE C’è un’aria strana in COUNTDOWN -3 
PRESENTE 
C’è un’aria strana in giro. Credevo fosse la neve a cui non siamo più abituati. Ieri per tutto il giorno abbiamo visto macchine slittare e sentito persone imprecare al ritmo delle loro pale rosse, tutte. Non siamo più abituati, l’anno scorso nemmeno in montagna c’era neve, figuriamoci in pianura. Milka ha mangiato un paio di candide palline di neve al gusto felicità, mentre sotto i nostri piedi il crick crock della neve rallegrava anche noi. Eppure ha continuato a tirare un’aria strana tutto il giorno. Ho attribuito il mio disorientamento al contrasto tra la voglia di essere bambini e gioire della neve e le bestemmie che aleggiavano tutt’intorno. Alla sera il ghiaccio si è impossessato della città, le imprecazioni si sono esaurite e non è più stato possibile mangiare gelati di neve. C’è un’aria strana in giro ed io devo fare un esercizio in cui dovrei concentrarmi su tutti i sensi. Sembra un’aria da fine del mondo. Abbiamo 5 sensi e mentre interpretiamo il mondo, o l’aria nel mio caso, ne usiamo, sì e no, uno: la vista, in prevalenza. Siamo per la strada deserta, io e Milka. Intorno a noi pochi rumori lontani e ovattati di una città ancora addormentata, il silenzio si fa tangibile come il ghiaccio che lo accompagna. È un’aria da apocalisse e i peli si rizzano. Abbasso la mascherina per sentire il profumo della neve. Me ne stavo dimenticando, di avere il naso tappato, e mi chiedo a che punto sono arrivata. Mille aghi però si ficcano su per le narici e poi giù per la gola lasciandomi l’amaro in bocca. Mi chiudo nel caldo del cappuccio e cerco conforto nell’abbraccio del giubbotto. Fine dei 5 sensi. Poi arriva Milka che puntuale ci mette sempre del suo: si gira, guarda l’infinito vuoto della via, si siede e resta lì per lunghi e ghiacciati minuti. 
-Allora? 
Dico io.
Ma niente, resta lì impassibile ad osservare il silenzioso nulla. 
Fine dei 6 sensi.
Abbiamo dedicato i giorni passati a rilassarci e a Abbiamo dedicato i giorni passati a rilassarci e a coltivare gli affetti, presi due alla volta, circa, col resto di mille che ci teniamo per l’anno prossimo. Fa strano pensare che il ricordo del Natale Venti Venti sarà lo screenshot di una video chiamata di gruppo. Sono giorni difficili, ma che a loro modo stanno donando molto in termini di priorità: cosa conta veramente alla fin fine lo si capisce quando, stringi stringi, ti rendi conto che al sicuro nella stretta del pugno non ci può stare tutto. Mettiamoci comodi e vediamo di godere appieno di ciò che abbiamo oggi per scaldarci anima e cuore. Milka, maestra di vita, queste cose le sa da sempre, ma noi abbiamo un po' le orecchie da mercanti.
Buon Natale a tutti 🎄 Buon Natale a tutti 🎄
COUNTDOWN -10 PRESENTE Trovare il buffo in ciò c COUNTDOWN -10 
PRESENTE
Trovare il buffo in ciò che abbiamo intorno è il miglior antidoto alla tristezza. Certo avere una Milka accanto ogni giorno vuol dire un po’ "vincere facile". La mattina è il momento in cui dà il meglio di sé. Dalla sveglia, impeccabile orologio svizzero, ai saluti, chiacchierona insistente, alla pappa, giudice severo di piatti prelibati. Poi terminati i convenevoli necessari e a quanto pare per lei sacri, seguono momenti di profonda meditazione in cui emerge tutto il suo disagio. Il disagio di Milka è l’elemento di spiritosaggine che attendi quando sei giù di morale. Non ha niente a che vedere con l’umano disagio psicologico o sociale, è un disagio fisico, una mancanza di agio nelle posizioni, nelle espressioni. È un voler mettersi scomodi apposta, è un rigirarsi come si strizza uno straccio, è un flettersi in due come si piega un foglio di carta, è far pendere un labbro come un calzino sullo stendibiancheria. Disagiata e buffa, la giornata in tempi difficili deve essere essere disagiata e buffa. Lo diceva anche Tiziano Terzani: quando sei in pericolo, tu ridi.
COUNTDOWN -11 PASSATO Sull’orizzonte c’è un COUNTDOWN -11
PASSATO 
Sull’orizzonte c’è un peschereccio. È inseguito da quello che a noi a distanza di chilometri sulla spiaggia pare uno sciame, una manciata di mosche. Sappiamo che è uno stormo, sappiamo che sono gabbiani in cerca di cibo facile, ma la fantasia va fino a quell’orizzonte lontano dipinto dal tramonto. È così che funzionano gli orizzonti: lasciano spazio agli occhi, danno respiro al cervello. Ci siamo infreddoliti sulla spiaggia quella sera di novembre, non riuscivamo più ad andare via. Eravamo a Cecina, avevamo il camper alle spalle e un orizzonte da osservare davanti.
COUNTDOWN -11 PRESENTE Almeno 10 pagine al giorno COUNTDOWN -11 
PRESENTE
Almeno 10 pagine al giorno, almeno una manciata di colori, almeno una curiosità da imparare, almeno un pensiero al mio orizzonte d’attesa. L’orizzonte d’attesa è la stella, che guida la rotta. Ma io non sono un Re Magio e mi è difficile vederla. Continuo a cercare competenze da sviluppare, corsi universitari? Di formazione? Professionalizzanti? La rete ne è piena eppure questa stella non brilla. Brilla in centro città, ma non dentro di me. La curiosità mi spinge però a continuare a sbirciare. E in questo esplorare ritrovo sì il viaggio. Certo è un viaggio tutto metaforico, ma è pur sempre un andare per scoprire nuove prospettive, nuovi orizzonti. Che poi oggi questi orizzonti siano d’attesa e non fisici è un po’ l’aspetto strambalato e misterioso della vita.
COUNTDOWN -11
FUTURO
La curiosità è uno stato d’animo, la devi provare, non puoi importi di essere curioso. È un gesto spontaneo. È un piccolo buco nel muro con la scritta curioso? Sì, ora sì. Siccome però non possiamo andare in giro con un muro parato davanti per guardare il mondo da un piccolo foro, dobbiammo imparare da noi ad osservare tutto con curiosità. Tutti i viaggiatori che abbiamo incontrato, incrociato e con cui abbiamo chiacchierato abbiamo visto che sono curiosi del mondo, quasi assetati. Il viaggio è un muro con un foro da cui sbirciare e mi auguro che nel nostro domani non verrà più mancare né la voglia né la possibilità di andare a scoprire il mondo.
COUNTDOWN -12 PRESENTE Sarò sincera, a Marzo tutt COUNTDOWN -12
PRESENTE
Sarò sincera, a Marzo tutti quegli arcobaleni, quelle lenzuola appese fuori dai balconi, quei andrà tutto bene, non li ho sopportati. No, non è andato tutto bene: a me. Qui si potrebbe indagare su quanto il dolore sia qualcosa di ciascuno di noi, personale e intimo. Oggi capisco che mi sbagliavo. Avevano ragione i teli bianchi e dipinti. Avevate ragione voi, a far colorare la vita ai vostri figli. L’ho capito grazie a Pino. Pino è il nostro albero di Natale. Pino non cambia mai è sempre lo stesso nella sostanza, ma ogni anno è diverso con le palline più concentrate un anno in su, un anno in giù, l’altro ancora storto, l’anno dopo troppo luminoso di dietro, dove nessuno lo vede. Quest’anno lo abbiamo fatto in ritardo proprio perché non ne avevo voglia. Poi quando abbiamo provato le luci e Milka si è illuminata di mille colori, ho capito quanto ho sbagliato a lasciare che le mie giornate sbiadissero. Come cantava qualcuno: tacataca attaccami la spina. “Taccatemi” la spina, illuminatemi e coloratemi di tutti i colori possibili.
COUNTDOWN -12 PASSATO Sfogliando le foto in cerca COUNTDOWN -12
PASSATO
Sfogliando le foto in cerca di un ricordo degno dell’argomento “colori” pensavo di andare a pescare la Color run alla Festa dei Folli di Corinaldo e invece misteriosamente è saltata fuori Gemona, come se volesse farsi sentire, più che vedere. Gemona ha in effetti più senso nel contesto di oggi. Gemona è un paese ferito, ferito ormai da anni dal terremoto, eppure oggi tanti muri sono colorati. Come da una crepa può entrare luce, come dal letame possono nascere i fiori, anche dal dolore più cupo e nero possono uscire i colori.
COUNTDOWN -12 FUTURO Mi aspetto più colori dal do COUNTDOWN -12
FUTURO
Mi aspetto più colori dal domani, al diavolo la nebbia e il grigio di questo anno difficile, dove nemmeno l’estate ha vantato grandi eccessi di blu, azzurro, le acque cristalline della Sardegna dell’anno scorso. Sono diventata un po’ come quei fiori appassiti: sbiadita. Domani deve essere colorato, ma non solo coi colori del giallo, arancione e rosso. Dove sono finite tutte le altre sfumature, tonalità e varietà? Il blu, l’azzurro, il rosa. Ecco che in questi giorni ho rispolverato lo Zecchino d’Oro, anno 1988, il mio preferito. Canzone blu, non a caso. “E canta, canta, cantale anche tu! Mille canzoni, mille colori… E canta, canta, cantala anche tu! Sotto la pioggia, il sole, il vento: canzone blu!” Dal futuro mi aspetto mille colori e mille canzoni!
COUNTDOWN -13 PASSATO Cerco un lavoro che mi renda COUNTDOWN -13
PASSATO Cerco un lavoro che mi renda utile. Che dia un senso ai miei difetti. Che mi insegni. All’inizio eravamo partiti con l’idea di intraprendere un viaggio ininterrotto, poi il lavoro, poi gli affetti, poi ancora un lavoro, poi non ce la sentivamo più. I woofer, rimane il sogno, come lo era l’interrail. Quella volta volevamo proporci per aiutare a raccogliere le olive. Volevamo sdebitarci e non sapevamo come. Non abbiamo avuto il coraggio di proporci, di farci avanti. Così abbiamo ringraziato e salutato e le olive non le abbiamo mai raccolte.
COUNTDOWN -13 PRESENTE Due settimane fa sono andat COUNTDOWN -13
PRESENTE Due settimane fa sono andata a un colloquio di lavoro. Ultimamente le cose vanno male anche sotto il profilo lavorativo. Gli annunci sono pessimi e se accostati a questo desiderio di discostarmi dalla pura contabilità il fallimento è dietro l’angolo. Ma andiamo avanti, non era un viaggio? Ecco il viaggio per andare al colloquio. Meta: Bergamo. Ormai non riesco più a sentire il nome Bergamo senza trasalire. Vale lo stesso per Crema, ma nessuno lo sa. Bergamo, la città dei miei studi universitari, gli anni della leggerezza. Bergamo la città del mio primo lavoro. Bergamo la città ferita. Raggiungere Bergamo è stata un’impresa. Mi veniva da ridere, niente è cambiato in 15 anni di treni e coincidenze che non coincidono. Il colloquio era in un posto strano, in un contesto altrettanto strano. Ma non ero io quella che voleva allontanarsi dalle 4 mura di un ufficio? Finito il colloquio ho avuto per giorni l’amaro in bocca. Qualcosa mi era andato di traverso, avevo buttato giù un boccone indigesto, troppo pesante.  Poi ho capito. Avevo la sensazione che il colloquio non fosse andato bene per quei miei difetti, quelle mie mancanze, quelle piccole -o grandi a seconda del contesto e dalla prospettiva- cose che però rappresentano chi sono. Quanti si sentiranno come me sempre inadatti, sempre sotto giudizio, sempre inadeguati? -Come è andata? -È andata “alla Marta” Rispondevo senza troppi preamboli. E chi mi conosce sa “alla Marta” cosa vuol dire: un gran casino. Lì ho capito dove uscire dal tunnel.
COUNTDOWN -13 FUTURO Ecco la direzione. È una ste COUNTDOWN -13
FUTURO Ecco la direzione. È una stella cometa un po’ fiacca a dire il vero, ma forse è ancora presto e dovrò aspettare quanto meno Gennaio. Devo puntare sul mio essere “alla Marta”. Ecco la chiave. Andiamo saranno mica tutti dei veri eroi quelli che intraprendono questo viaggio. Ma chi lo ha chiamato dell’eroe? Ci saranno milioni di altre persone che si sono sentite più “alla Marta” piuttosto che nei panni dell’eroe? Vorrei fare dei miei difetti, delle mie discrepanze, mancanze, ferite i miei punti forza. Ai colloqui le qualità non saranno più le solite mentite spoglie, che non funzionano perché mi vestono troppo abbondanti in modo palese e imbarazzante. Tant’è che poi i discorsi si fanno “alla Marta” incasinati e contorti. Sperimentare, usare e rendere malleabili ai miei fini anche quelle cose che sembrano non andare bene. Perché continuare a contrastarle, combatterle, sopprimerle. A favore di cosa poi? Del problem solving? Del saper reggere lo stress? Ma chi lo vuole lo stress, le dosi massicce di cortisolo? Siamo sicuri di quello che cerchiamo negli altri? Io cerco empatia e comprensione e quando si potrà anche qualche pacca sulla spalla. -Come pensa di poter dare il suo contributo in questa posizione che ricerchiamo? -Essendo umana.  Non siamo robot, l’umanità è questa la qualità, ma la scordiamo e nei curricula non la mettiamo più.
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